Calendario del Cambiamento 2015 - scarica gratis




GRATUITO E AUTOSTAMPABILE!

IL CALENDARIO DEL CAMBIAMENTO 2015 si parla di  transizione, 
decrescita, rifiuti zero, pubblicità ingannevoli, sistema bancario, GAS, km  zero, sostenibilità, filiera corta,monete alternative, banca del tempo,energie rinnovabili, cambiamento climatico, permacoltura, cohousing, autocostruzione, autoproduzione, e tanto altro

Gratis, devi solo stamparlo e appenderlo! (Appenderlo e girarlo ai tuoi amici sarà il regalo che farai a me!)

questo mondo vedi anche tu che va cambiato un pochino.. non va un gran bene.. appendere questo calendario e diffonderlo lo cambierà fidati!

SE NON HAI TEMPO O VOGLIA O LA STAMPANTE PER STAMPARLO ALMENO GIRALO AI TUOI AMICI! NON COSTA NULLA, MA RESTA UN RAGALO FATTO A IMPATTO ZERO, E MAGARI MIGLIORA UN PO IL TUO MONDO!

è una specie di calendario di frate indovino ma progressista.
penso ti sia capitato sotto gli occhi quello di frate indovino qualche volta. se ci pensi bene ogni pagina resta aperta un mese, e ogni volta che si va a guardare il calendario se ne legge un pezzo, anche se si è scettici. e il tarlo delle nuove idee inizia a lavorare. sicuramente ti sarà capitato di incrociare quello di frate indovino.. anche se ritieni siano sciocchezze qualche frase la leggi sempre. e quindi perchè non appendere in casa qualche idea nuova che in televisione non viene mai raccontata?

informazioni di stampa
:
Per la prima volta (a grande richiesta) il calendario è a colori,ma è stato studiato per avere un' ottima resa in scala di grigi. quindi se non si vuole spendere un capitale per stamparlo a colori si può stampare benissimo in bianco e nero.
il file in pdf è studiato per essere stampato fronte retro. ovviamente puoi stamparlo solo fronte ma poi quando lo appendi non vedi il paginone.
in pratica devi stampare prima selezionando solo le pagine dispari e poi stamparci dietro le pari.
il mio consiglio se non sei pratico con la tua stampante è di fare una piccola x su un angolo della prima pagina da stampare. così quando stampi il retro guardando dove è finita la croce nella stampa capisci come girare i fogli.

montaggio del calendario:
Devi fare dei buchi con la bucherellatrice o con la punta di una penna sul lato in alto della copertina e di tutti fogli sottostanti fai due fori a circa 15 cm uno dall'altro sul lato inferiore solo 1 centrato. dove ci sono i 2 fori devi metterci 2 spaghi o cordicelle o i nastri riciclati dai regali. il buco singolo sull'altro lato invece si usa per appenderlo alla parete.

EDIZIONE 2016: se hai idee da condividere e vuoi partecipare all'edizione 2016 o richiedere a fine 2016 l'edizione gratuita del 2016 scrivi a calendariodelcambiamento@gmail.com

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Buon anno Kelios Bonetti.

Gli opuscoli del Mangiasano - ricette e detersivi fai da te - gratis


Scarica gli opuscoli gratuitamente e segui le attività del mercatino biologico Mangiasano di Pozzolatico (ogni seconda domenica del mese).


                

Scarica "i detersivi del mangiasano"

Scarica "le ricette del mangiasano"

Terzani - Verso la rivoluzione della coscienza - collana a cura di Serge Latouche



Tra i più apprezzati giornalisti internazionali, Tiziano Terzani (1938-2004) ha speso tutta la sua vita adulta in Asia, seguendo in presa diretta la guerra del Vietnam, l’olocausto in Cambogia, la Cina del dopo Mao, il boom del capitalismo in Giappone, la fine del comunismo in Russia nel 1991.
Il suo sguardo acuto e indipendente sulle effettive conseguenze della Modernità, del Progresso e dello Sviluppo industriale in Asia, lo rende uno dei principali precursori della Decrescita. Uno dei suoi contributi più innovativi consiste nello smascherare l’antitesi tra marxismo e capitalismo. Egli vide con grande lucidità che ambedue sono frutto del paradigma della scienza, cioè della volontà di dominio su un presunto mondo materiale, esterno all’io. Da qui il suo congedo consapevole dal sogno comunista, ma anche dal mito della globalizzazione, come pure dalla “ fabbrica del consenso” costituita dal giornalismo e dal sistema dei mass media. Si impegnò radicalmente contro la logica distruttiva dell’economia e della globalizzazione che – attraverso il mito della Civiltà Superiore Occidentale – fa di tutto” il mondo un mercato e di tutti gli uomini dei consumatori a cui vendere prima gli stessi desideri, poi gli stessi prodotti”. L’antica sapienza orientale, in sintonia con le più recenti scoperte della fisica quantistica e subatomica, gli permise di ripensare alla radice la civiltà della scienza fondata sul mito efficientista del modello meccanicistico di Newton e Cartesio. Negli ultimi libri, con cui ha incontrato un enorme successo di pubblico, ha indicato ai giovani un tipo diverso di rivoluzione che ci riporta a un vivere più naturale, più legato ai beni comuni, più frugale ma anche affettivo. Una rivoluzione della coscienza che smaschera l’illusione che la felicità consista nel possesso.


Gloria Germani, nata a Firenze, dopo la laurea in Filosofia ha proseguito gli studi nel campo della Filosofia dell’India e dell’Estremo Oriente ( Università di Pisa). Si è dedicata soprattutto al dialogo tra Oriente e Occidente per costruire quella rivoluzione culturale che ci permetterà di fronteggiare le tante crisi che stiamo vivendo. Viaggia spesso nel subcontinente, tra i suoi titoli Teresa di Calcutta: una mistica tra Oriente e Occidente: Il suo pensiero in rapporto all’India e a Gandhi (Paoline 2003) con la prefazione di T. Terzani, Tutto è Uno: l’insegnamento dell’AdvaitaVedanta ( Le Lettere 2009), e Tiziano Terzani: la rivoluzione dentro di noi, decrescita, digiuno nonviolenza TEA 2012), unica monografia sul messaggio intellettuale del grande giornalista- esploratore vissuto in Asia e A Scuola di felicità e decrescita: Alice Project, con prefazione del Dalai Lama (Terra Nuova 2014)

La Mappa dell'Italia che Cambia


Da oggi è online la mappa dell'Italia che Cambia dove sono riportate centinaia di realtà locali che nel silenzio dei media fanno la differenza ogni giorno.
Forse siamo invisibili, ma siamo tanti!
Consulta la mappa liberamente a questa pagina

PER UNA LEGGE E PER POLITICHE PUBBLICHE CHE RICONOSCANO L'AGRICOLTURA CONTADINA

Il percorso della “Campagna popolare per l'agricoltura contadina” nasce nel 2009 in forma di petizione con l'intento di ottenere il riconoscimento istituzionale delle agricolture contadine.

Nel marzo 2010 fu avviato un primo confronto con il Ministero per le Politiche Agricole che poi non ha ancora avuto seguito, nel frattempo vi è stata una crescita esponenziale delle Associazioni aderenti a questa Campagna con l’obiettivo di stabilire regole certe in merito alla sovranità alimentare dei popoli.

Con la proposta di legge in oggetto si punta a riconoscere legalmente la dimensione contadina come atto concreto teso a contrastare lo spopolamento agricolo, ad incrementare l’occupazione in un settore profondamente in crisi, a ridurre i costi nel Paese prodotti dal crescente dissesto idrogeologico grazie ad una maggiore manutenzione dei suoli e alla difesa della biodiversità.

Il panorama agricolo italiano è stato storicamente caratterizzato da una pluralità di sistemi agrari. La grande diversità italiana di agroecosistemi e di condizioni socio-economiche ha prodotto quindi nel tempo una pluralità di forme economiche, strutture produttive e mercati agricoli. Questa e' una specificità italiana, che fotografa l'esistenza di un considerevole numero di aziende agricole ancora presenti, seppure in continua diminuzione, e diffuse in ogni angolo del nostro territorio, non riscontrabile in molti altri Paesi europei e che, secondo dati Istat, costituiscono lavoro per oltre 3,5 milioni di persone. Su di essa si fonda il patrimonio di grande ricchezza e biodiversità delle produzioni agricole e delle specialita' gastronomiche italiane. Questa presenza capillare è ancora oggi il presidio più sicuro per la salvaguardia dei territori montani e collinari e svolge un’articolata serie di funzioni tuttora insostituibili. Peraltro, alle realtà censite andrebbero aggiunte le autoproduzioni delle innumerevoli pratiche di agricoltura informale, che forniscono prodotti alimentari per l'autoconsumo e lo scambio non monetario a tutt'oggi non stimati. Oggi questa pluralità delle realtà agricole è seriamente messa in crisi dalle politiche agricole dominanti che cercano di sussumere e forzare i differenti tipi aziendali nel contesto unico dell'impresa agricola di mercato a carattere industriale (intensiva, specializzata, capitalizzata).

Le agricolture contadine sono qui individuate come modello agricolo, di cui si possono distinguere alcuni caratteri fondanti: diversificazioni colturali, tecniche agronomiche conservative e di basso o nessun impatto ambientale, riproduzione delle sementi e razze autoctone, controllo dei saperi, radicamento locale e mercati di prossimità, dimensioni limitate e contesti familiari o di comunità. Il tutto coerente con obiettivi di gestione autonoma delle risorse alimentari di ogni territorio e che oggi è definito come il diritto alla sovranità alimentare di ogni popolo. 

Queste pratiche e percorsi si riscontrano oggi in una moltitudine di aziende agricole sia di tradizione familiare sia di nuovi insediamenti rurali.
La politica agricola italiana attuale è strutturata per sostenere unicamente un modello agroindustriale di agricoltura specializzata e sempre più capitalizzata nell'ambito della competitività del mercato globale. Questa impostazione ha introdotto il modello unico della competitività commerciale e della logica di profitto nella vita delle aziende agricole, spingendo ad una forte selezione forzosa all’interno del mondo agricolo basata sui criteri economicisti della disponibilità di capitali. Esistendo invece una pluralità di modelli agricoli si rendono necessarie misure adeguate e diversificate che sappiamo prendere in considerazione le diverse realtà produttive agricole dandone una definizione legislativa che ristabilisca principi di equità sociale e garantisca una migliore gestione del territorio e il mantenimento della biodiversità agraria e spontanea. Pertanto diventa primaria la definizione e il riconoscimento delle agricolture contadine come modello socio-economico, attraverso provvedimenti specifici e un adeguamento delle norme attualmente vigenti. Mentre le attuali leggi e politiche hanno permesso che si affermasse una figura di imprenditore la cui finalità prima è produrre profitto in agricoltura, nell’ambito della competizione globale di mercato, occorre oggi riconoscere anche l'esistenza della figura contadina contemporanea, la cui finalità quotidiana è di vivere nel suo luogo, di coltivare e allevare per la propria famiglia e/o comunità e di vendere in modo equo i propri prodotti soprattutto in ambito locale.

Una Legge quadro sulle agricolture contadine ha quindi come punto di partenza che il contadino e' colui che lavora direttamente la terra ed ha come obiettivi:

- l’accesso alla terra, facendo delle zone rurali, in particolare nelle aree interne e in quelle considerate marginali, territori di sperimentazione atti a favorire il ripopolamento umano residente e lavorativo attraverso forme sostenibili di economia;
- l'insediamento e consolidamento delle aziende contadine mediante adeguate norme di sostegno all'acquisto ed al consolidamento della proprietà;
- norme decisive atte all’accesso alle terre incolte pubbliche e private;
- il mantenimento della proprietà pubblica dei terreni demaniali destinandoli a progetti agricoli contadini;
- norme nazionali di indirizzo finalizzate anche all'adozione, da parte degli Enti Regionali, di normative tese alla semplificazione in merito alla lavorazione, trasformazione e vendita di limitati quantitativi di prodotti agricoli nell'ambito della filiera corta e della produzione locale, i cui destinatari sono le aziende diretto coltivatrici e le società e cooperative composte unicamente da soci lavoratori, che trasformano per la vendita esclusivamente i propri prodotti, senza l'utilizzo di personale esterno;

- il riconoscimento e la valorizzazione dei sistemi sementieri informali territoriali, in grado di garantire una conservazione dinamica della diversità agricola e una maggiore autonomia produttiva degli agricoltori;
- il sostegno e l’incentivazione dell’agrobiodiversità, la conservazione in situ (sul campo) e la coltivazione delle varietà locali;
- l’accesso dei coltivatori diretti ai mercati del proprio Comune e di quelli limitrofi per prodotti a chilometro zero (prodotti di prossimità venduti direttamente) e prodotti di qualità (secondo metodo biologico o modalità equivalenti, in ogni caso a basso impatto ambientale);
- sostenere le azioni collettive (cooperative e associative) per lo sviluppo e la nascita di esperienze, in particolare, negli ambiti dell'economia sociale e solidale.

La Campagna popolare per una legge che riconosca l'agricoltura contadina prosegue e cerca il sostegno piu' ampio possibile da parte di associazioni, rappresentanti istituzionali e persone che comprendano l'importanza ed il valore per tutti della presenza di molti contadini sui territori e del cibo che producono sui mercati locali.

La Campagna terra' il suo prossimo incontro nazionale annuale nel mese di novembre.

Ulteriori informazioni su: www.agricolturacontadina.org 

Campagna popolare nazionale per una legge che riconosca le agricolture contadine

Firenze marcia per il clima in bicicletta - 21 settembre - People climate march


Visualizza le foto dell'evento in tutto il mondo

Domenica 21 settembre Firenze marcia per il clima unendosi all'evento globale: People climate march. Da piazza Giorgini fino a SS. Annunziata per poi unirsi al presidio per la pace di Piazzale Michelangelo e poi continuare per una serata di autoproduzioni e proiezione del film Home. 

Marcia Globale per il Clima - 21 settembre - Firenze

Immagine in linea 1
MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA
21 settembre: giornata di mobilitazione in difesa del clima
In occasione del vertice ONU di New York sui cambiamenti climatici, in tutte le piazze del mondo si terranno manifestazioni: la città di Firenze non mancherà all’appello con
New York chiama Firenze risponde
- ore 10 biciclettata* con ritrovo e partenza da piazza Giorgini. Il tour toccherà la piazza SS Annunziata (raduno con la Critical Mass) e proseguirà verso la sede de “Il Melograno” (via Aretina n. 513). Una parte del gruppo raggiungerà il presidio per la pace presso il piazzale Michelangelo.
- ore 11.30 preparazione del pane con la pasta madre
- ore 13 pranzo condivisoPorta qualcosa da mangiare e/o da bere 
- ore 15 preparazione del tofu
- ore 16.30 degustazione di dolci vegani. Info e ricette
- ore 17.30 preparazione di bevande fermentate
- ore 19 proiezione gratuita del documentario Home
- ore 20.30 cena** con pizza cotta nel forno a legna (porta qualche ingrediente per condire la pizza)
- A seguire musica dal vivo con i Mamagriot. 

* In caso di pioggia la biciclettata verrà sospesa 
**cena ad offerta libera

Ancient Futures - Learning from Ladakh - Odeon Firenze - Lunedi 1 settembre - alla presenza di Helena Norberg-Hodge



"Odeon Firenze, in collaborazione con River to River. Florence Indian Film Festival, Navdanya International e TerraNuova, presenta una serata speciale, alla presenza dell’intellettuale e attivista HELENA NORBERG-HODGE, considerata tra i dieci ecologisti più influenti del mondo. La serata prevede la presentazione del film documentario ANCIENT FUTURES – LEARNING FROM LADAKH (USA, 60′). Helena Norbert-Hodge, già autrice del celebre e pluripremiato film “L’economia della felicità”, ci accompagnerà attraverso un sorprendente viaggio nel tempo e nello spazio, che dimostrerà le cause del precario stato di salute del mondo occidentale, inginocchiato alle leggi della globalizzazione."

Scrive Tiziano Terzani nei suoi Diari: “Finisco di leggere al sole il bellissimo libro di Helena Norberg-Hodge sul Ladakh, un necrologio di una bella società uccisa dallo sviluppo, dal “progresso”, con un capitolo finale di speranza su come noi possiamo imparare dal Ladakh. Penso a tutti i giovani con buona preparazione che si sentono al perso e senza senso nel mondo. Si mettano in marcia, a ogni angolo c’è un problema da risolvere, qualcosa da imparare. Vadano in Ladakh”.


Lunedì 1 settembre ore 21 
Cinema Odeon, 
Piazza Strozzi, Firenze

Incontro con Helena Norberg Hodge - Economia della Felicità - Certaldo - Mercoledì 27 Agosto ore 21

Chiesa sconsacrata dei Santi Tommaso e Prospero (accanto a Palazzo Pretorio, Certaldo Alto)

Economia e felicità: in che modo queste due parole possono convivere ancora nella stessa frase?
Ce lo spiega Helena Norberg­-Hodge attraverso un sorprendente viaggio ­ documentario nel tempo e nello spazio, che dimostrerà le cause del precario stato di salute del mondo occidentale, inginocchiato alle leggi della globalizzazione.


NASCE LA RETE “SOSTENIBILITA’ E SALUTE”


Bologna, 26 Giugno 2014 - Ventuno organizzazioni no profit italiane si uniscono in una Rete di coordinamento per affermare, tramite la sottoscrizione della ”Carta di Bologna”, un modello differente di salute e sanità, “realmente” sostenibile.

 “Il modello della crescita economica senza limiti – afferma Jean-Louis Aillon, portavoce della Rete - ha i giorni contati, non è più sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale, e non è in grado di assicurare la tutela della salute dei cittadini, in quanto questo processo va a minare la qualità dell’ambiente e quei fattori socio-culturali da cui la salute dipende, arrivando oggigiorno a minacciare gli equilibri stessi della vita sul pianeta. I cambiamenti climatici comportano rischi concreti per la salute umana, afferma Samuel Myers della “Harvard Medical School”, e i loro effetti indiretti metteranno a rischio la qualità della vita di centinaia di milioni di persone, generando costi enormi per i Sistemi Sanitari pubblici.[1] Dall’altra parte il New England Journal of Medicine indica con chiarezza il percorso da intraprendere: perché le popolazioni vivano in maniera sostenibile e in buona salute nel lungo periodo, il settore sanitario - afferma l’autorevole rivista - deve rimodellare il modo in cui le società umane pianificano, costruiscono, spostano, producono, consumano, condividono e generano energia”.[2]

Recenti studi confermano che su 2.500 prestazioni sanitarie supportate da buone evidenze scientifiche solo il 46% è sicuramente utile e il 4% è giudicato dannoso[3],  e che chi vive in regioni ad alta intensità prescrittiva sperimenta livelli di sopravvivenza peggiori di chi vive in regioni a bassa intensità prescrittiva.[4]

Occorrono quindi, secondo la Rete Sostenibilità e Salute, una cultura e una società alternative, non basate esclusivamente sul paradigma economico del profitto e dell’efficienza fine a se stessa, e in grado di superare le disuguaglianze e favorire l’affermazione del diritto alla salute di tutti i cittadini e cittadine. Oggi più che mai, infatti, curare significa prendersi cura del pianeta su cui viviamo.
Su questi presupposti è stata recentemente sottoscritta la “Carta di Bologna per la Sostenibilità e la Salute”,[5] che formalizza la nascita della “Rete Sostenibilità e Salute”.

“Nell’ottica della sostenibilità, spiega Aillon, i modelli di salute, sanità e cura devono porre al centro la persona, privilegiando l’attenzione al paziente. Integrazione tra saperi, interazione dei professionisti e delle organizzazioni, e importanza delle sinergie con le medicine tradizionali e non convenzionali, sono parole chiave importantissime. E’ indispensabile – ha concluso Aillon - che il Servizio Sanitario Nazionale, basato sulla prevenzione e sull’assistenza primaria, resti una risorsa per tutti, senza diseguaglianze di accesso, indipendente dalle influenze del mercato, sulla base di un sistema che valuti i risultati in termini di ‘produzione di salute’ e non solo di numero di prestazioni sanitarie erogate”.

MDF ha scelto di partecipare a questo progetto perché ne condividiamo le finalità, ma soprattutto perché riteniamo che le sfide epocali che dovremo affrontare nei prossimi anni per tutelare la salute (in primis la questione della sostenibilità del SSN e del sistema di sviluppo) possono esser vinte solo facendo fronte comune, coordinando insieme un’azione più efficace di sensibilizzazione sull’opinione pubblica, sugli operatori della salute e sui decisori politici del nostro paese.
Da soli possiamo far poco, ma INSIEME i nostri sogni possono diventare realtà! Aiutaci in quest’impresa sottoscrivendo la Carta di Bologna, cliccando “mi piace” sulla nostra pagina facebook e facendo circolare queste nuove idee, semi di un Altro futuro possibile.


Per maggiori informazioni
- Pagina Facebook: Rete Sostenibilità e Salute





[1] Myers, S. S. and Bernstein, A. (2011) ‘The Coming Health Crisis: Indirect Effects of Global Climate Change’, F1000 Biol Rep, 3(1):3.
[2] McMichael, A. J. (2013) ‘Globalization, Climate Change, and Human Health’, N Engl J Med, 368:1335-43.
[3] Garrow, J. S. (2007) ‘How much of orthodox medicine is evidence based?’, BMJ, 335(7627), 951-951.
[4] Wennberg, J. E. (2011) ‘Time to tackle unwarranted variations in practice’, BMJ, 342.
[5] Per maggiori informazioni si veda il documento integrale allegato, disponibile anche a questo indirizzo: http://www.sostenibilitaesalute.org/?page_id=2

L'Italia che Cambia - MDF aderisce al progetto




Cara amica e caro amico di Mdf,
mi chiamo Daniel, ho 36 anni e di mestiere faccio il giornalista. Un mestiere ingrato macchiato da molti colleghi che hanno perso il senso della propria professione. Da oltre 12 anni cerco di raccontare quello che le persone non sanno è che è utile per la loro vita: ovvero che esiste un'altra Italia, accanto a quella decadente e triste, mostrata dai mass media. Un'Italia fatta di imprenditori, associazioni, movimenti, singoli, gruppi che agiscono e reagiscono costruendo un modello diverso, un altro modo di vivere e sentire, mettendo al centro le relazioni umane, l'incontro col diverso, la capacità di costruire un mondo davvero sostenibile e...
ce la fanno! I valori del movimento per la decrescita felice sono al centro del mio lavoro da tempo. Contribuii a fondare il circolo di Roma molti anni fa e per un breve periodo sono stato anche nel direttivo nazionale. 
Il mio percorso lavorativo ha mosso i primi passi con Terranauta.it, poi con IlCambiamento.it fino ad arrivare al mio progetto più importante: un viaggio nell'Italia che Cambia (sei milioni di persone secondo le stime più pessimistiche) realizzato in camper per sette mesi e sette giorni alla ricerca di chi si è assunto la responsabilità della propria vita cambiando le cose. Ne è uscito un libro, Io faccio così (che è la risposta che mi hanno dato quelli che ho incontrato), ma soprattutto un ambizioso progetto: raccontare, mappare e mettere in Rete questa Italia che Cambia attraverso un portale su base regionale: Lombardia che Cambia, Puglia che Cambia è così via. 
In questo portale racconteremo cosa accade sui territori e mapperemo tutto ciò che si muove di positivo, dai circoli mdf alle iniziative di transition town, dai punti che accettano lo Scec ai gruppi di permacultura, da chi aderisce ad Addio Pizzo, ai movimenti di difesa del territorio è così via. 
Siamo felici e orgogliosi di avere ottenuto l'adesione formale di Mdf a questo progetto. Fino al 22 giugno siamo di nuovo in viaggio con il camper per gettare le basi economiche di questo portale. Se ti interessa il progetto ti invitiamo a visitare il nostro sito (http://www.italiachecambia.org) e la pagina della campagna di crowfounding http://www.eppela.com/ita/projects/777/italia-che-cambia
Mentre ci dicono che tutto va male c'è un'Italia che agisce e reagisce. Vuoi farne parte anche tu?

-- 
Daniel Tarozzi
Redazione Italia Che Cambia


Conferenza Nazionale “Decrescita, occupazione, lavoro” - 16 giugno - Roma. Appello di MDF al Governo



Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio e dei Ministri dell’Economia, del Lavoro e dello Sviluppo:

CONFERENZA NAZIONALE SU DECRESCITA E LAVORO: COME RILANCIARE L’ECONOMIA ITALIANA, CREARE OCCUPAZIONE UTILE E SUPERARE LA CRISI

Spettabile Presidente del Consiglio e Ministri del Tesoro, del Lavoro e dello Sviluppo,
passate le elezioni, restano i problemi del paese, fra cui possiamo senz’altro mettere al primo posto la DISOCCUPAZIONE. Le misure messe in campo finora non sono sufficienti a superare la crisi e non bastano gli sgravi fiscali per chi assume se il mercato e la domanda restano fermi. Il Movimento per la Decrescita Felice ha delle soluzioni innovative da proporre. C’è un intero paese da ricostruire: è tempo di lanciare una sorta di “Piano Marshall”, finanziato sia da una ridefinizione delle priorità che attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Un Piano Marshall per la riqualificazione energetica, per la lotta ad ogni tipo di spreco (di energia e di materiali), per la messa in sicurezza antisismica di tutti gli edifici presenti sul territorio nazionale e per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico. Sarebbe un volano eccezionale per l’economia, si potrebbero creare centinaia di migliaia se non milioni di posti di lavoro utili, si darebbe lavoro ed ossigeno alle piccole e medie imprese che sono l’ossatura economica del nostro paese. I soldi ci sono e se si vuole, si trovano. Chiediamo al Governo di rivedere le priorità negli investimenti, di chiudere programmi costosi e inutili e con i soldi risparmiati mettere in sicurezza il territorio e ristrutturare non solo le scuole ma un numero enorme di edifici pubblici e privati. Questa ed altre saranno le proposte di cui discuteremo in una grande conferenza nazionale sul Lavoro che si terrà a Roma alla Camera dei Deputati il giorno lunedì 16 giugno 2014. I Media e tutte le forze sociali, sindacali e imprenditoriali sono invitate. Contiamo anche sulla presenza e sulla possibilità di dialogare con il Presidente del Consiglio o quantomeno con autorevoli esponenti del Governo, in particolare i Ministri dell’Economia, del Lavoro e dello Sviluppo:


Maurizio Pallante
Presidente MDF (Movimento per la Decrescita Felice)

Pallante alla libreria Brac - lunedi 9 giugno - ore 18 - Firenze - zona Santa Croce



Presentazione del libro "Sono io che non capisco" di Maurizio Pallante. Lunedì 9 giugno pre 18 alla libreria Brac di Firenze. 
Per saperne di più sull'evento: clicca qui 
Per saperne di più sul libro: clicca qui


Libreria Brac
via dei Vagellai 18r, Firenze
www.libreriabrac.net
info@libreriabrac.net – tel. (+39) 0550944877

Terra Nuova Festival La Versilia, Marina di Pietrasanta (LU) - 7 e 8 giugno 2014



Un mondo sostenibile, istruzioni per l’uso: due giorni a ingresso gratuito con un programma pratico e culturale in cui incontrare Terra Nuova, il mensile e la casa editrice, dal vivo con i suoi autori, i giornalisti e i collaboratori.

Al Caffè, all’interno, e negli spazi esterni della villa, convegni e conferenze su ecovillaggi, co-housing, autocostruzione, agricoltura sinergica, turismo sostenibile, cannabis terapeutica, finanza etica, alimentazione e tumori, vaccinazioni, cinema etico, con ospiti di eccezione come lo scrittore Mauro Corona. Poi, alla sera: cinema, biodanza, musica flamenco e mediorientale.

Al Terra Nuova Festival si troveranno anche una selezionata rosa di stand su alimentazione biologica, filiera corta, energie rinnovabili, eco-mobilità, abbigliamento naturale, turismo responsabile, prodotti per la salute, filiera corta, bioedilizia e tanto altro ancora.

Per i bambini, oltre lo spazio giochi: letture, orticoltura creativa, pittura con carta di riso, inchiostro giapponese e pigmenti naturali, autocostruzione della casina delle api, manualità con l'argilla, cerchio di percussioni e musica (dai 3 ai 99 anni!).

Per gli adulti: corso di cesteria, yoga e meditazione, comunicazione ecologica, cucinare vegan, panificazione naturale, cosmesi fatta in casa, sessioni olistiche, spaccio di pasta madre e minicorsi di panificazione.

Orari della manifestazione:

sabato 7 giugno: ore 9.30-24.00
domenica 8 giugno: ore 10.00-22.00

Chi desidera avere il programma completo può visualizzarlo cliccando su questo LINK