La metropolitana di Firenze c’è!


Prologo
Sono le 8 passate. Guido verso l’ufficio. I rumori del traffico e la coda lenta m’intorpidiscono. E’ piovuto e fa freddo. C’è ancora qualche nuvola che corre veloce e a tratti copre il sole.
Scatta il rosso. Una giovane mamma col suo bambino impreca contro un’auto che l’ha quasi travolta. La rabbia stona su quel volto giovane e bello. Poi la luce del semaforo mi ipnotizza. Penso che oggi è il 13 e che ho già finito lo stipendio. Penso che ho il serbatoio quasi vuoto ed entro fine mese mi scade anche il collaudo. Sono qui a perdere tempo nel traffico e non so come fare.


Il problema
Io mi avveleno, spreco il mio tempo e per farlo spendo anche quattrini! E tu?
Ogni giorno uso l’auto per andare al lavoro. Percorro 100km a settimana, consumando più di 11 litri di carburante. 20€ a settimana fanno 1000€ ogni anno. E tu?
Dal rapporto stechiometrico di combustione ogni settimana io immetto nell’aria della mia città 25 kg di CO2. Ogni anno ci sono nell’aria 1,25 ton di CO2 in più per colpa mia. E tu?
Secondo i dati ACI, a Firenze nel 2010 circolavano 305 mila automezzi, di cui il 67% auto e il 23% ciclomotori. Tutti quei mezzi, che fanno come me, hanno immesso nell’aria di Firenze e del mondo più di 300 mila tonnellate di CO2. Ma la mia auto non brucia in modo perfetto e nell’aria immetto anche altri veleni come CO, Pb, NOX (ossidi di azoto), HC (idrocarburi) e PM10/PM2.5 (particolato). Come se non bastasse, spreco 100 minuti della mia giornata a guidare.
Quindi, avveleno me stesso e il mondo, perdo tempo e ci spendo anche quattrini... E tu???   
L’Europa stima 420 mila vittime l’anno per l’aria cattiva che si respira (rife. AAM Terra Nuova, nr. 281 marzo 2013). QUINDI IO UCCIDO?! ...e tu!

La soluzione
Non aspettiamola da sindaci e governanti.
Quando è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, il Governo italiano si è impegnato a ridurre le emissioni di CO2 del 7% entro il 2010. Il piano comprendeva: controllo del traffico urbano, linee treno e tram, ammodernamento delle ferrovie. Il risultato? Un po’ di targhe alterne (passate già di moda) e la TAV. Ma dal 2001 al 2010 il numero dei veicoli motorizzati circolanti a Firenze è persino aumentato, più del 5%... e meno male che c’è la crisi! Quelle auto in più non stanno certo chiuse in garage, ma circolano ed emettono veleni. Non c’è scampo. Qualunque siano state le misure prese, nel complesso sono risultate inefficaci e non sostenibili.
Allora io che posso fare?
A Firenze ci sono 10 stazioni ferroviarie che coprono l’area urbana. Sono tutte collegate giornalmente da un regolare e frequentissimo traffico di treni che escono ed entrano dalla città. Il treno impiega 5 minuti per coprire la distanza tra due stazioni adiacenti. Nelle ore di punta la frequenza scende a 10-15 minuti. In alcuni casi particolari in 20 minuti passano 6 treni nella stessa direzione. Praticamente una metropolitana! In 30 minuti sono dalle Cure a Rifredi.
Sui treni posso portare la bici, se è pieghevole è gratis. Ogni mese spendo 35€ d’abbonamento ordinario... dell’ATAF, che vale anche sui treni nell’area urbana. E poi c’è la tramvia che collega Scandicci al centro.
Secondo lo studio condotto da un gruppo di alunni e professori di molti istituti europei, se prendo il treno (o tram) immetto 0,065 Kg CO2/Km, la metà di un’auto di media cilindrata. E il tram fa anche meno Km visto che va in linea retta.
Rifacciamo un po’ di conti: ogni anno risparmio più di 600€ più ulteriore risparmio per bollo, assicurazione e tagliandi. Inoltre, contribuisco ad immettere nell’aria solo 160 kg CO2 l’anno. Chi me lo fa fare a prendere l’auto... io ho trovato la soluzione: prendo il treno! E tu?
E ti dico di più... quando molti di noi andranno al lavoro in treno, avrà un senso far circolare sui binari esistenti dei treni dedicati a servizio metropolitano con orari ottimizzati. Avrà un senso aggiungere nuove fermate lungo i binari. Avrà un senso predisporre servizi navetta per portare dalle stazioni ai centri nevralgici di lavoro come Careggi, tribunale, università, etc. Avrà un senso sviluppare una rete di ciclabili degne di questo nome per gli spostamenti intermodali (bici + treno, etc).
Le risorse finanziare saranno disponibili dai risparmi: meno restauri di monumenti e palazzi storici non più corrosi dallo smog; meno cure mediche per i sempre crescenti disturbi cronici alle vie respiratorie, asma e allergie. Ci saranno anche più introiti provenienti dalla vendita dei biglietti delle aziende municipalizzate.
Questo è il mio sogno. E il tuo?

Epilogo
Davanti, poco lontano, passa un treno di quelli regionali. A Firenze se ne vedono ovunque. E’ lento abbastanza da riuscire a cogliere una donna sulla porta col caschetto e la sua bici pieghevole... penso stia aspettando la prossima fermata. La coda del treno passa e scopre il sole all’orizzonte che mi acceca e mi sveglia dal torpore. Pochi secondi hanno lasciato il segno di ore nella mia mente. Il semaforo è verde, riparto illuminato dentro e quasi subito mi accorgo che sto sorridendo, con una certezza: è l’ultima volta che prendo l’auto.

Vince D’Errico (MDF-Firenze)

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